Scelti da Dio per chiamata diretta – Lunedì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Lunedì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
1Sam 1,1-8 Salmo 116
+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 1,14-20
Convertitevi e credete nel Vangelo.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Scelti da Dio per chiamata diretta
Con questo brano l’evangelista Marco presenta il contenuto del Vangelo di Gesù, cioè l’essenza della sua predicazione che è, dice l’evangelista, il Vangelo di Dio. Vangelo è la buona notizia che comunica un evento e al tempo stesso lo realizza. È proclamata l’occasione, il tempo opportuno, quello favorevole, nel quale Dio è vicino, non come una presenza minacciosa, ma come il pastore che viene a prendersi cura del proprio gregge, lo Sposo che viene a prendere la sposa per condurla nel talamo nuziale. Dio si fa prossimo con benevolenza e invita a stare con lui, a intrattenersi in amicizia. Dall’indicativo dell’iniziativa di Dio, l’invito espresso con un imperativo che fa sentire l’urgenza di una risposta pronta: convertitevi e credete nel vangelo.
Il passaggio di Gesù lungo le sponde del lago di Tiberiade in un giorno di ordinario lavoro traduce plasticamente l’evento dell’annuncio del vangelo e dell’accoglienza di esso. Il Vangelo di Dio non è un concetto o una nozione, ma una persona che desidera incontrare ed essere incontrato. Scriveva Benedetto XVI: “All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva” (Deus Caritas est, 1). Il primo passo dell’incontro lo fa Gesù che si accosta a ogni uomo con uno sguardo pieno di benevolenza che non vede tanto i meriti e li raffronta con lo scopo da raggiungere, quanto invece coglie il bene e il bisogno presente in ogni fratello suo. La proposta che Gesù fa ai pescatori di Galilea cambia l’orizzonte e la direzione della loro vita. Il lavoro, da cui trarre sostentamento per la vita, diventa servizio nel quale dare la vita per generare alla vita eterna gli altri uomini.
La scelta che quegli uomini fanno è immediata come lo è un atto di fiducia, perché non ci si attarda a fare i calcoli. Gesù non chiede innanzitutto di lasciare, abbandonare, cambiare vita, ma di seguirlo, di mettere i nostri passi sulle sue orme. Il cambiamento non sarà frutto solo di una decisione etica, ma innanzitutto di una scelta, sempre rinnovata soprattutto nelle crisi, di seguire Gesù e stare con Lui.
Signore Gesù, mi passi accanto e ti fermi poggiando il tuo sguardo d’amore verso di me. Che in ogni faccenda possa sollevare i miei occhi per incrociare i tuoi, sentire la tua compassione, il tuo pieno coinvolgimento nelle mie vicende. Il tuo sguardo mi conforta; mi chiedi di fidarmi di te e scegliere te come guida. Anche quando i miei occhi saranno accecati dalla rabbia e dalla tristezza fino al punto di sentirti assente, la tua parola sia lampada ai miei passi e luce al mio cammino in modo da rinnovare quotidianamente il mio sì alla tua bellissima proposta di vita.