Un passo avanti – Lunedì della III settimana di Quaresima
Lunedì della III settimana di Quaresima
2Re 5,1-15 Sal 41 e 42
+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 4,24-30
Gesù come Elìa ed Elisèo è mandato non per i soli Giudei.
In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Un passo avanti
Il profeta vede oltre la barriera dell’incomprensione e del pregiudizio di cui è vittima a causa proprio di coloro che gli sono più vicini e che credono di avere su di lui un’ascendenza particolare. Accontentare certamente sortisce un immediato effetto positivo in termini di simpatia e gradimento ma a detrimento del vero bene e della propria missione.
Chi presume di sapere ed è troppo convinto di sé, come i Nazaretani, è sempre pronto a dispensare giudizi e suggerimenti. Nel suo cuore non c’è posto per la sapienza che viene da Dio e che è offerta attraverso le persone semplici, quelle che incontriamo tutti i giorni, e nelle situazioni quotidiane che ci sembrano troppo banali.
Chi cerca la novità nella vita feriale e ordinaria non viene mai deluso, chi è desideroso di imparare dagli altri si pone in un atteggiamento di umile ascolto e da ogni incontro ne esce arricchito.
Pronunciata una regola desunta dalla esperienza, Gesù non si lascia scoraggiare dalle difficoltà, ma anche dalla prevedibile crisi, che s’innesca con i suoi conoscenti, egli trae la motivazione di andare avanti e di continuare ad annunciare il vangelo ancora, sempre e dovunque, fino alla morte.
Se è vero che il profeta non è accettato nella sua patria è anche vero che lui per primo è chiamato a cercare sempre il volto di Dio e a riconoscerlo in quello dello sconosciuto o dello straniero. Come Gesù, non bisogna farsi intimorire dalla foga di chi attacca, ma fare sempre un passo in avanti, proseguire sulla via che il Signore indica. È bene ricordare che stare al passo con i tempi non significa seguire le mode del pensiero dominante ma essere alla sequela del Maestro le cui orme sono impresse non sui gradini della gloria umana ma nel fango di quella umanità intrisa di lacrime e sangue.
Signore Gesù, tu che non cerchi la gloria che danno gli uomini ma vuoi dare agli uomini la gloria che viene da Dio, aiutami a non cedere alla paura di andare controcorrente rispetto al comune modo di pensare e agire. Sostienimi nella testimonianza di vita quotidiana perché non sia altro che trasparenza del tuo amore fedele. Non ti chiedo la parola sapiente per controbattere nelle polemiche e poteri per fare cose straordinarie e convincere gli scettici; ti chiedo la forza di poter amare ogni giorno di più, di fare quotidianamente un passo avanti nella conoscenza del tuo amore sulla via della santità.