Gratuita-mente, ovvero la logica e l’azione della Grazia – San Barnaba
San Barnaba
At 11,21-26;13,1-3 Sal 97
+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,7-13)
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».
Gratuita-mente, ovvero la logica e l’azione della Grazia
Nella festa di San Barnaba, che con coraggio apostolico fu il primo evangelizzatore dei pagani insieme a Paolo, preghiamo il Signore che il Vangelo di Cristo sia sempre annunciato fedelmente con la parola e con le opere. Come Gesù, gli apostoli non hanno fondato una scuola nella quale istruire i discepoli, ma strada facendo hanno dato al loro cammino di maturazione umana e di fede il significato di «via di comunicazione» del Vangelo. Negli Atti degli Apostoli i primi cristiani vengono chiamati «quelli della Via» riconoscendo nella relazione fraterna il tratto distintivo del nuovo gruppo religioso. Il centro della fede cristiana è il Vangelo il cui cuore è la comunione tra le persone; Evangelizzare significa immettere nelle vie di comunicazione, che Dio stesso apre nel mondo, la forza vivificante del Vangelo.
Dio, che ha aperto una strada di liberazione nel mare e nel deserto per farla attraversare al popolo, traccia vie di comunicazione dove sembra impossibile che possano esserci. Chi è tagliato fuori dalla rete di comunicazione è destinato a perire. La Chiesa è necessariamente missionaria perché, in cammino sulle strade del mondo che Dio le indica e sulle quali lo segue, è chiamata essa stessa ad essere canale di comunicazione che permette al Vangelo di raggiungere le periferie che sono più a rischio di perdersi.
Il Vangelo non è pura comunicazione verbale senza contatto, né pratica senza incontro, ma è scambio di grazia: «Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date». Se volessimo giocare con le parole diremmo che Gesù indica la logica (la mente) della Grazia quale contenuto e metodo della missione, che unisce in un circolo virtuoso fecondo parola e azione. La Grazia, cioè il dono di Dio, raggiunge l’uomo nella sua infermità, nelle sue mortificazioni, nelle sue umiliazioni e nelle sue schiavitù. Come lo raggiunge? Con uomini poveri di mezzi, deboli, peccatori, insufficienti, feriti, ma che si lasciano consolare, ammaestrare, curare, perdonare, risorgere.
Questa è appunto la logica della Grazia: la povertà che arricchisce, la debolezza che rafforza, la morte che dona la vita. Assumendo tale logica sperimentiamo la Grazia sanante di Dio e non abbiamo paura di vivere la povertà, la fragilità e la morte stessa, perché la Grazia che agisce fa di tutto questo il principio di una nuova creazione.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!