Dalla Croce Gesù offre il bacio di Dio che crea l’ uomo nuovo – Feria propria del 3 Gennaio
Feria propria del 3 Gennaio
1Gv 2,29-3,6 Sal 97
+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,29-34)
Ecco l’agnello di Dio.
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Dalla Croce Gesù offre il bacio di Dio che crea l’ uomo nuovo
Giovanni Battista confessa la sua fede in Gesù il Figlio di Dio inviato dal Padre per riscattarci dalla schiavitù del peccato. Non si tratta di una conoscenza astratta, magari appresa alla scuola di qualche rabbì, ma il suo punto di vista su Gesù cambia a partire dall’incontro con lui. Giovanni mette insieme due visioni. Nella prima Gesù gli viene incontro come ogni altro uomo che andava da lui per chiedere il battesimo. Nella seconda la visione lo Spirito Santo, che scende e dimora in Gesù, conferma la parola che Dio gli aveva consegnato. Lo sguardo del Battista coglie nella reale umanità di Gesù i segni anche della sua autentica divinità che è custodita e nascosta nel suo corpo “impregnato” di Spirito Santo.
La Parola di Dio accompagna il cammino di preparazione all’incontro con Gesù fornendo la luce giusta per riconoscere in Lui la sua identità e la sua missione divina.
Giovanni, con le sue sole forze e la sua intelligenza, non sarebbe mai arrivato a concepire una verità così alta; ma è evidente che si può conoscere Gesù solo attraverso la Parola di Dio che porta a riconoscere in Lui l’azione dello Spirito Santo. Solo grazie allo Spirito Santo Gesù offre sé stesso sulla croce. Nel processo, prima e poi sulla croce, Gesù appare come agnello sacrificale pasquale al quale, in ottemperanza alla legge, non gli veniva spezzato alcun osso. Il titolo “Agnello di Dio” richiama la Pasqua, soprattutto il momento della crocifissione, quando nel tempio si uccidevano gli agnelli. Il luogo della crocifissione diventa l’altare del nuovo tempio nel quale Gesù si offre come vittima di espiazione.
La visione del Battista al Giordano anticipa quella del Crocifisso sul Golgota, allorquando si mostra come l’agnello pasquale al quale non viene spezzato alcun osso. Il sacrificio di Gesù sulla croce è spirituale per il fatto che, sulla spinta dello Spirito Santo, Gesù offre sé stesso per liberarci dalla maledizione del peccato e donarci il suo spirito per diventare anche noi Figli di Dio.
Non ci può essere vera conoscenza di Cristo senza l’aiuto dello Spirito Santo che, se invocato con devozione e fede, permette di segnalare la presenza di Gesù nel mondo. Dal volto di Gesù traspare quella luce divina che è propria della Gloria di Dio. L’agnello, con la sua mitezza, rivela al mondo che Dio salva attraverso la dolcezza di un bacio per mezzo del quale Dio continua a soffiare nell’uomo il suo Spirito per farne una nuova creazione!
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!