Il valore infinito dell’indispensabile amore di Dio – Lunedì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Lunedì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Dn 1,1-6.8-20 Salmo da Dn 3
+ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21,1-4)
Vide una vedova povera, che gettava due monetine.
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Il valore infinito dell’indispensabile amore di Dio
Gli occhi di Gesù si soffermano ad osservare una vedova povera che offre due monetine. Al contrario delle monete di metallo prezioso gettate dai ricchi, esse non fanno rumore. Il loro valore non è dato dal materiale di cui sono composte e neanche dal loro numero, ma da ciò che rappresentano per coloro che se ne privano per offrirle a Dio. Gesù rivela il valore autentico della donazione a partire da ciò che il dono rappresenta per chi lo offre. Per i ricchi l’offerta è una parte del superfluo, di ciò che rimane da quello che serve per il necessario; la vedova getta nel tesoro del tempio tutto quello che è a sua disposizione per vivere.
Per i ricchi Dio è un di più, anzi è solo una parte del di più che rimane di ciò che è ritenuto indispensabile. Dio, nei fatti, non è indispensabile. Appartiene a quelle cose della vita che la rendono apparentemente più “apposto”. Potremmo dire che Dio è quel tocco in più per tranquillizzare la propria coscienza. Dio è un valore aggiunto, uno degli optional della vita che le conferiscono un’apparenza di onestà e giustizia. È un’apparente generosità, perché quel gesto non cambia l’interiorità di chi lo compie ma gonfia il cuore di orgoglio non permettendo a Dio di visitarlo e di darsi a lui.
La vedova ha preso dalla dispensa vuota le due monetine, sufficienti appena per un pezzo di pane. Con il gesto di offrire a Dio quello che è umanamente indispensabile, la donna sta affermando davanti a Dio che Lui è il suo tutto. Solo Dio è indispensabile, è l’essenziale. Solo quella povera donna incontra il Signore che la fa vivere perché per la vedova Dio è il suo sposo al quale da tutto sè stessa.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!