Agisci come se tutto dipendesse da te, sapendo che tutto dipende da Dio

Agisci come se tutto dipendesse da te, sapendo che tutto dipende da Dio

22 Marzo 2019 Off Di Pasquale Giordano

Agisci come se tutto dipendesse da te, sapendo che tutto dipende da Dio – Venerdì della II settimana di Quaresima

Gen 37,3-4.12-13.17-28   Sal 104

  

+ Dal Vangelo secondo Matteo(Mt 21,33-43.45)

Costui è l’erede. Su, uccidiamolo!

 

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:

«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.

Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.

Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.

Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».

Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».

E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:

“La pietra che i costruttori hanno scartato

è diventata la pietra d’angolo;

questo è stato fatto dal Signore

ed è una meraviglia ai nostri occhi”?

Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».

Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.

La parabola si apre con la descrizione dell’iniziativa del padrone di un terreno di piantarvi la vigna. Lui si prende la responsabilità di iniziare l’impresa che affida poi a dei contadini, i quali consapevoli del fatto che la terra e la vigna non appartiene a loro, comunque sono chiamati a  operare come fosse loro. Il ritirarsi del padrone della vigna non è disinteressamento, ma coinvolgimento dei contadini nella responsabilità di far crescere la vigna. Cosa avviene mentre il padrone è assente? I contadini, che pur fanno il loro dovere, coltivano contestualmente progetti di appropriamento della vigna. Non operano più come corresponsabili insieme al padrone, ma come detentori esclusivi, fino al punto di negargli i frutti spettanti maltrattando i servi e arrivano ad uccidere l’erede per usurpare quello che non appartiene loro. I contadini della parabola sono coloro a cui il Signore ha affidato la responsabilità della cura del popolo, ma essi agiscono da padroni. I cattivi contadini sono come i cattivi pastori il cui comportamento scorretto è denunciato da Ezechiele: “Guai ai pastori d’Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza” (34,2-4). Un malinteso senso del riscatto e della libertà porta ad occupare spazi che non sono propri e a non riconoscere l’autorità superiore. Il criterio per le proprie scelte diventa l’interesse personale del momento per raggiungere il quale non ci fa scrupolo di passare sopra i cadaveri. Da qui il richiamo calzante di Pietro ai responsabili delle comunità cristiane: “Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge” (1Pt 5, 2-3).

 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!