Missionari dell’Amore che difende, conforta e perdona – SANTI ARCANGELI MICHELE, GABRIELE E RAFFAELE
SANTI ARCANGELI MICHELE, GABRIELE E RAFFAELE
Dn 7,9-10.13-14 Sal 137
O Dio, che con ordine mirabile
affidi agli angeli e agli uomini la loro missione,
fa’ che la nostra vita sia difesa sulla terra
da coloro che in cielo
stanno sempre davanti a te per servirti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo Ap 12, 7-12
Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago
Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo.
E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana, e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,
perché è stato precipitato
l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto
grazie al sangue dell’Agnello
e alla parola della loro testimonianza,
e non hanno amato la loro vita,
fino alla morte.
Esultate, dunque, o cieli
e voi che abitate in essi».
Cristo, vittima e vincitore
Nel linguaggio del libro dell’Apocalisse la terra è lo spazio in cui domina il male e il cielo quello in cui Dio regna. Satana vorrebbe sconfinare e ingaggia una lotta furiosa per occupare anche spazi che non gli appartengono. Con Gesù il cielo è sceso sulla terra perché l’uomo fosse redento dal dominio del Maligno per diventare figlio di Dio, come Lui da sempre aveva stabilito. Satana è l’avversario di Dio e del suo progetto di salvezza per l’uomo. Con l’innalzamento di Gesù sulla croce si consuma la lotta finale grazie alla quale il Demonio è definitivamente sconfitto e relato in quell’ambito, la terra, che è destinata a finire. Il potere di Satana non è eterno, come quello di Dio. Sapere che Satana ha un potere limitato aiuta l’uomo a vivere la prova, causata dal Maligno, con pazienza e speranza, pregando come fanno i redenti che uniscono nell’eucaristia la propria voce a quella del coro divino.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,47-51)
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Missionari dell’Amore che difende, conforta e perdona
Il nome dei tre arcangeli dicono tre modi con i quali Dio ama l’uomo e lo serve in Gesù. Michele, che significa «Chi è come Dio?», ricorda che nessuno può farsi Dio, ma Dio si fa uomo perché l’uomo diventi Dio, cioè sia capace di amare e generare vita. L’arcangelo Michele rivela che Dio esercita la giustizia difendendoci dal maligno e prendendosi cura dei più piccoli per amore. Egli, infatti è il difensore degli orfani e delle vedove. La lotta più cruenta è contro l’orgoglio che ci fa ribellare a Dio e sottrarci al suo amore accudente. Dio, infatti, ci ama per primo, da sempre e per sempre. Gesù rivela a Natanaele di averlo visto prima che s’incontrassero. Così l’amore di Dio precede e provoca l’esperienza della salvezza. Gabriele, il cui nome significa «forza di Dio», richiama la potenza generatrice della Parola-benedizione, che compie sempre quello che dice. L’amore di Dio è la forza dello Spirito che mette in movimento, che dà vita, che risuscita, che perdona, che crea relazioni. Quando esse s’incrinano a causa della debolezza umana e del peccato, Dio, medico dell’umanità, le guarisce con il perdono e la consolazione. Infatti, Raffaele, il cui nome significa «medicina di Dio», rivela che Egli si fa prossimo, si piega ai piedi degli uomini e delle donne sopraffatte dal male e terrorizzate dalla paura, per versare sulle loro ferite l’olio della speranza e il vino della gioia.
Gli angeli sono i messaggeri di Dio che ci accompagnano nel nostro cammino di fede, dal battesimo, nel quale Dio ci adotta come figli, fino a diventare suoi figli vivendo come suoi servi fedeli. Credere è dunque un lungo itinerario che parte dall’accoglienza dell’annuncio del vangelo da parte di un angelo evangelizzatore, come fu Filippo per Natanaele, e giunge fino alla scelta di diventare servo di Dio come Gesù. Credere non significa cercare e possedere certezze, ma vuol dire amarsi tra fratelli come Gesù ha amato noi fino a dare la sua vita sulla croce. La fede è esperienza di condivisone della missione degli angeli, cioè quella di annunciare con la vita e rendere visibile con il servizio amorevole ai fratelli la grandezza di Dio.
Signore Gesù, mediante gli Arcangeli ci fai dono del tuo amore che ci difende nella lotta contro il male, che ci conforta nella fatica della fede e che ci guarisce dai morsi del peccato. Infondi nel mio cuore il coraggio di combattere con la preghiera e la mitezza per la giustizia e per il bene dei più piccoli. Il tuo Spirito scenda su di me perché la tua Parola s’incarni nella mia vita. Trasforma la terra arida della mia umanità in giardino rigoglioso di virtù e di opere buone.