Testimoniare la verità con la santità di vita – Lunedì della VI settimana di Pasqua

Testimoniare la verità con la santità di vita – Lunedì della VI settimana di Pasqua

14 Maggio 2023 0 Di Pasquale Giordano

Lunedì della VI settimana di Pasqua

At 16,11-15   Sal 149  


Donaci, Dio misericordioso,

di sperimentare in ogni momento della vita

la fecondità della Pasqua

che celebriamo nei santi misteri.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,

e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.


Dagli Atti degli Apostoli (16,11-15)

Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedònia.

Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite. Ad ascoltare c’era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.

Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». E ci costrinse ad accettare.

Lidia donna credente, intelligente, pratica e intraprendente

Facendo seguito ad una rivelazione, Paolo, Timoteo e lo stesso Luca, che redige il racconto, giungono in Europa e si fermano a Filippi che era una colonia romana in terra greca. I missionari hanno bisogno di alcuni giorni per adattarsi ad un ambiente nuovo e si informano sul luogo nel quale si svolge di solito la preghiera. Probabilmente c’era una piccola comunità formata soprattutto di donne che si riuniva vicino al fiume. Paolo e i suoi compagni si recano nel luogo indicato e annunciano il vangelo. Tra coloro che ascoltano l’apostolo c’è Lidia alla quale Dio apre il cuore per aderire alle parole di Paolo. Luca sottolinea che la fede è possibile perché questa donna riceve il dono di Dio di accogliere il vangelo nel suo cuore. I missionari riconoscono l’intervento di Dio ma anche la docilità di Lidia la quale prontamente asseconda la grazia di Dio. Lidia è una commerciante di porpora e, come tale, ha sviluppato il senso dell’ “affare” per cogliere l’occasione, il tempo opportuno per aderire a Cristo ed entrare nella Chiesa. Lidia è un esempio di credente che sa discernere il tempo della grazia che le è offerto e si apre al rinnovamento il cui segno è la generosa ospitalità che offre con una certa insistenza agli apostoli. Dio le ha aperto il cuore e lei ha aderito alla fede in Gesù aprendo le porte della sua casa affinché diventasse luogo accogliente e di comunione con gli altri fratelli.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,26-16,4

Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

Testimoniare la verità con la santità di vita

È inevitabile che ci siano periodi bui nei quali sentiamo pesare su di noi il carico della paura. Se siamo sotto pressione nulla di più facile cadere nello scoraggiamento avvertire una profonda solitudine. Gesù però rassicura che soprattutto in quei momenti Lui è presente mediante lo Spirito. Il Paràclito è Colui che è «chiamato a stare accanto» come un avvocato difensore che ci sostiene nella difesa contro le accuse ingiuste che vengono mosse. A volte, quasi senza accorgercene siamo chiamati in causa o coinvolti in un clima che tende ad alimentare la polemica, il sospetto, la contrapposizione, la lotta ideologica. Si possono condurre battaglie che solo in apparenza mirano a difendere principi sacrosanti e verità intangibili ma che poi si trasformano in attacchi personali, in processi sommari. Lo scandalo si consuma quando stiamo al gioco di chi punta a individuare il nemico di turno e concentrare su di lui la carica di livore e rabbia che cova nel cuore delle persone, soprattutto in tempo di crisi. Le parole di Gesù non alludono solamente alla condizione dei primi cristiani perseguitati, ma pure a chi, anche oggi, deve mantenere vigile la sua attenzione per non piombare nel vortice del pettegolezzo, dei giochi di potere, delle ingiustizie mascherate da favori, della ipocrisia, dell’opportunismo. La testimonianza del Paràclito rende presente Gesù. Quando amiamo i nostri nemici, quando preghiamo per gli avversari invece di attaccarli, quando speriamo per loro la conversione piuttosto che covare il rancore, quando relativizziamo il male ricevuto invece di fissarci nevroticamente, lo Spirito della verità testimonia, cioè rende visibile e presente la luce di Cristo nelle tenebre di un mondo corrotto. La testimonianza non è ostentazione della verità o del bene ma è la manifestazione, spesso inconsapevole, della santità di Dio. Lo Spirito Santo è il sapore che ci fa essere «sale della terra» ed è il fulgore che promana dalla «luce del mondo».


Signore Gesù, che sei presente mediante il tuo Spirito nella storia tormentata dell’uomo, conforta tutti coloro che sono immersi nelle tenebre dello scoraggiamento e brancolano nel buio incapaci di trovare una direzione alla propria vita. Stammi accanto perché la tua santità si manifesti attraverso le opere di bene e di riconciliazione che lo Spirito Santo ispira al mio cuore mi dà la forza di compiere. Donami la grazia di rimanere fedele all’amore senza fuggire, di oppormi al male e andare incontro al malvagio, di resistere alle seduzioni del peccato e cedere alla logica del perdono.