Figli di Dio, figli della Chiesa – NATIVITA’ DELLA BEATA VERGINE MARIA

Figli di Dio, figli della Chiesa – NATIVITA’ DELLA BEATA VERGINE MARIA

7 Settembre 2023 0 Di Pasquale Giordano

NATIVITA’ DELLA BEATA VERGINE MARIA

Mi 5,1-4   Sal 12  

Concedi, o Signore, ai tuoi servi il dono della grazia celeste

e poiché la maternità della beata Vergine

ha segnato l’inizio della salvezza,

la festa della sua nascita accresca in noi la pace.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,

e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.


Dal libro del profeta Michèa Mi 5,1-4

Partorirà colei che deve partorire.

E tu, Betlemme di Èfrata,

così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,

da te uscirà per me

colui che deve essere il dominatore in Israele;

le sue origini sono dall’antichità,

dai giorni più remoti.

Perciò Dio li metterà in potere altrui,

fino a quando partorirà colei che deve partorire;

e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.

Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore,

con la maestà del nome del Signore, suo Dio.

Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande

fino agli estremi confini della terra.

Egli stesso sarà la pace!

Il Messia umile

L’oracolo del profeta Michea parla dell’avvento del Messia, il quale ha chiaramente delle caratteristiche regali che richiamano la figura di Davide. Egli, infatti, era originario di Betlemme e, quando viveva da giovane nel suo villaggio, era pastore. Tuttavia, la caratteristica principale del Messia davidico è l’umiltà, la quale emerge non tanto come elemento caratteriale del personaggio ma come dato teologico legato alla sua origine divina e umana. Infatti, le origini del Messia sono comuni ad ogni uomo, inquanto generato e partorito da donna, ma al tempo stesso la sua missione affonda le sue radici nell’eterno disegno di Dio. Il Messia non è solamente colui che porta la pace ma è egli stesso la pace perché in lui avviene la riconciliazione e la salvezza: la riconciliazione perché i figli ribelli ritornano nella comunione con Dio e la salvezza perché la vocazione alla santità, che Dio ha stabilito nella sua benevolenza per ogni uomo, diventa realtà. Gli uomini che finalmente si riconoscono figli di Dio e fratelli tra loro realizzano la volontà di Dio e al tempo stesso attualizzano l’opera di Gesù Messia che è per loro capo e modello di vita.

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 1,1-16.18-23

Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.

Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

Figli di Dio, figli della Chiesa

Cosa significa celebrare la festa della natività della Beata Vergine Maria? Questa festa è legata a quella dell’Immacolata perché il protagonista è lo Spirito Santo che consacra e santifica. Maria pur essendo stata concepita in modo naturale dai suoi genitori, che la tradizione identifica con Gioacchino e Anna, è stata santificata fin dal grembo materno e quindi capace di generare Dio.

Ciò che lo Spirito ha operato in Maria lo fa anche in noi a partire dal battesimo quando siamo generati dal grembo della Chiesa. Questa festa è occasione di ricordare e celebrare il dono della rinascita a vita nuova. Nella natività di Maria contempliamo la nostra nascita battesimale che per ciascuno di noi segna l’inizio del cammino di vita nuova.

Come Maria, e lo stesso Gesù, tutti nascono da una donna e, se i nostri genitori ce ne fanno dono, nasciamo anche come figli di Dio e della Chiesa. Dal punto di vista fisico si nasce una sola volta, ma da quello spirituale siamo chiamati a rinascere ogni giorno morendo al peccato per risorgere a vita nuova.

Nascere significa venire alla luce, manifestare nelle nostre opere, la bellezza dell’amore di Dio. Crescendo in età, accompagnati dallo Spirito Santo, nutriti con la Parola di Dio, sostenuti e spinti alla missione dall’Eucaristia, attraverso le opere di misericordia diventiamo segni luminosi della benevolenza del Padre celeste. Dio ci prepara perché possiamo dire il nostro sì al suo sogno e essere, come Maria, lo spazio nel quale Lui diventa uno di noi, nostro compagno di strada, nostra guida e nostra speranza.

Signore Gesù, Tu che per opera dello Spirito Santo sei diventato uomo e nostro fratello nel grembo della Vergine Maria, vieni ad abitare il nostro cuore perché la nostra vita si conformi sempre più alla tua. Come Dio ha benedetto l’umiltà e la piccolezza di Maria, elevandola al di sopra di tutte le creature e scegliendola come madre del suo unigenito Figlio, così effonda su di noi i doni dello Spirito affinché Gesù possa ancora parlare al cuore di tutti e salvarli. Per la tua preghiera d’intercessione lo Spirito Santo scenda rinnovando la Pentecoste per fare di noi uomini i testimoni entusiasti e sinceri del Vangelo.