Profeti dei poveri e per i poveri – Giovedì della III settimana di Avvento
Giovedì della III settimana di Avvento
Is 54,1-10 Sal 29
+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 7,24-30
Giovanni è il messaggero che prepara la via al Signore.
Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle:
«Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:
“Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerà la tua via”.
Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro».
Profeti dei poveri e per i poveri
Gesù si fa interprete ufficiale di Giovanni e della sua missione presentandolo alla luce di quello che annuncia la Scrittura. L’oracolo del profeta Isaia rivela il progetto di Dio nel quale il Battista è coinvolto come protagonista, e come lui anche noi. Il tratto caratteristico del suo essere profeta lo si rintraccia nella sua sobrietà e povertà. Nel suo modo di stare al mondo ha reso manifesto il modo con cui Dio ha scelto di venire nel mondo. Giovanni abita nel deserto per essere il profeta dei poveri e per i poveri, non profeta di corte alla mercé dei potenti di turno. La sua parola nuda e ruvida non ha nulla a che fare con l’eloquio affascinante, suadente e compiacente degli schiavi dei poteri umani. Proprio per questo egli ha un ascendente nei poveri che vedono interpretato il loro anelito di giustizia. Egli, tuttavia, non piega questa forza attrattiva ai suoi interessi e non seduce nessuno, ma educa all’ascolto della voce di Dio che chiama alla conversione ed egli stesso indica la strada sulla quale Dio ci viene incontro. è la strada battuta dai vagabondi, dai fuggiaschi che sono chiamati a diventare pellegrini, non solo reduci, ma salvati.
Signore Gesù, Tu sei la via che ci riconduce al Padre, la verità che ci rende liberi e la vita che ci riscatta dalla morte, effondi ancora su di noi il tuo Spirito perché siamo continuamente immersi nella storia della salvezza e coinvolti nel progetto di Dio. Tu conosci la nostra debolezza e il nostro peccato che è capace di trasformare una casa abitabile in un deserto inospitale. Fa che nelle lande solitarie della nostra anima arida e desolata possiamo riconoscerti come colui che viene a liberarci dalla schiavitù della colpa e restituirci la dignità di figli di Dio. Fa di noi i tuoi profeti che, custodendo nel cuore la tua Parola, possano testimoniarla con una vita conforme al tuo esempio.