La croce, la cattedra dell’amore – Domenica delle Palme
La croce, la cattedra dell’amore
Con la Domenica delle Palme, nella quale facciamo memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, inizia la Settimana Santa che culminerà con i tre giorni della Pasqua. Sono i giorni più santi di tutto l’anno liturgico nei quali siamo chiamati a partecipare alla passione, morte e risurrezione di Gesù. La Pasqua di Gesù è l’evento centrale della storia della salvezza. Ogni cristiano, celebrandola, trova in essa il senso ultimo della sua storia. Gesù ci invita a seguirlo nel pellegrinaggio verso Gerusalemme unendoci al coro festoso della folla che lo acclama e ai discepoli con i quali condivide le ultime ore che lo separano dalla morte. Accompagniamo Gesù nel Getzemani e poi con Pietro, anche se da lontano, lo seguiamo nel cortile del sommo sacerdote dove è stato condotto dopo l’arresto reso possibile dal tradimento di Giuda. Caduto nelle mani degli uomini entra nel meccanismo perverso dell’ingiustizia attraverso il quale Gesù viene spogliato di tutto e rimane solo. Dal profondo di questa lacerante solitudine lancia un grido verso il cielo che tocca il cuore del soldato romano. Dio si è rivelato nella morte di Gesù.
I racconti della passione tracciano di Gesù il profilo di un uomo che non cerca di ottenere la gloria umana ma quella divina e perciò si umilia mettendosi a servizio della vita degli uomini.
Dio Padre ha dato a noi come modello di vita suo Figlio, Gesù Cristo, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce. Gesù è il capofila di un popolo in cammino verso la vera libertà. Il suo è un insegnamento di vita che non è dato perché sia capito ma per essere vissuto sulla propria pelle e sperimentato nella propria carne. La scuola di Gesù è la strada dove accoglie la folla, incontra i malati, chiama i discepoli; è la casa dove porta la pace, il perdono, la guarigione, la gioia e dove proclama il vangelo narrandolo attraverso le parabole. In casa Gesù è interrogato e interroga perché siano svelati i pensieri nascosti nel cuore. La scuola di Gesù è il deserto dove, pregando, insegna a pregare. La scuola di Gesù sono i tribunali religiosi e civili nei quali è trascinato e da cui insegna l’arte del silenzio e della mitezza. Infine, la cattedra dell’amore è la croce.
Signore Gesù, che ti fai pellegrino nel comune viaggio della vita, conducimi con la tua parola a ricercare tra le piaghe del mistero del dolore la speranza che mi fa risorgere dopo ogni caduta e guardare avanti. Mi insegni che per non cedere sotto il peso della paura devo sollevare gli occhi dalle mie ferite e dalle mie solitudini e seguire te prendendo ogni giorno la mia croce e accettandola con serenità e pazienza. Donami l’umiltà di starti dietro certo che in qualsiasi momento di debolezza io possa trovarti sempre al mio fianco perché tu mi ami più di quanto io possa amarti. Aiutami a non cadere nella trappola dell’ira che, se serra il cuore, distrugge tutto ciò che di buono è stato costruito. Purifica la mia fede da ogni incrostazione di orgoglio, restituiscimi lo sguardo del bambino che, dopo le lacrime del pentimento, cerca l’abbraccio materno che lo riaccoglie e la parola paterna che lo incoraggia.