Lo Spirito tiene unita la famiglia di Dio nel vincolo della Carità – Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Lo Spirito tiene unita la famiglia di Dio nel vincolo della Carità – Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Esd 6,7-8.12.14-20 Sal 121
+ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 8,19-21)
Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
La famiglia di origine di Gesù sembra averlo “perso di vista” soprattutto da quando a Nazaret gli era stato riservato un trattamento poco piacevole. I suoi paesani infatti non avevano gradito il fatto che Gesù si fosse smarcato dalle loro attese di vedere compiere i segni anche nel suo villaggio così come aveva fatto in altri contesti. Si erano sentiti giudicati e lo avevano cacciato, ma Gesù, passando in mezzo a loro, aveva proseguito per la sua strada.
Attorno a Gesù si radunava tanta gente e con alcuni dei suoi discepoli si era creata un’intimità paragonabile a quella vissuta in famiglia. Tra questi non c’erano la madre e i fratelli che ad un certo punto avrebbero voluto riallacciare i rapporti, ma trovano l’ostacolo della folla. Attraverso dei mediatori fanno sapere che sono fuori e desiderano vederlo. La replica di Gesù non è una mancanza di rispetto verso i suoi familiari ma è un invito a ripensare il proprio rapporto con lui.
Non sono i legami di sangue o la parentela che fa la relazione, ma il contrario. Chi ascolta la parola di Gesù e la mette in pratica entra in una relazione talmente intima che in colui che diventa suo discepolo scorre, per così dire, lo stesso sangue, fluisce la stessa vita.
Gesù è la Parola di Dio attraverso cui lo Spirito Santo dal cuore del Padre è riversato nel nostro. L’ascolto della voce di Dio e la messa in pratica della sua volontà aprono l’uomo ad accogliere lo Spirito che dà la vita. Lo stesso Spirito che da schiavi ci rende figli, da stranieri ci fa concittadini dei santi e familiari di Dio.
Mettere in pratica quello che si è ascoltato da Gesù non comporta una diminuzione di libertà, al contrario, fidandoci di Lui seguiamo la sua vita con la nostra vita e uniformiamo la nostra esistenza alla sua.
I familiari di Gesù sono chiamati ad uniformarsi al nuovo stile di famiglia che non s’ispira alle leggi del clan, ma all’amore trinitario che unisce il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!