Non è facile amare la Croce ma è felice amare dalla Croce
Non è facile amare la Croce ma è felice amare dalla Croce – Giovedì dopo le Ceneri
Dt 30,15-20 Sal 1
+ Dal Vangelo secondo Luca(Lc 9,22-25)
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
La pagina del vangelo di Luca che abbiamo ascoltato riporta le parole di Gesù subito dopo aver preso la decisione di andare a Gerusalemme. Era consuetudine andare a Gerusalemme per la festa di Pasqua e Gesù sceglie di intraprendere quel pellegrinaggio consapevole del fatto che lì avrebbe trovato la morte, ma anche che l’avrebbe vinta risorgendo. Gesù non va temerariamente incontro alla morte perché sa che il tutto si risolverà con la risurrezione, ma va incontro alla vita che il Padre gli dà percorrendo la via della croce. La via della croce è l’unica che conduce alla vita. Gesù chiede a tutti di seguirlo su questa strada, dice: se uno vuole seguirmi…. Per stargli dietro è necessario ingaggiare una lotta continua con il proprio io tendenzialmente accentratore. Se si attacca il cuore alle cose di questo mondo molto più facilmente passeremo dall’usare i beni all’essere usati dalle cose. La vita non è possedere, fare, accumulare, gestire, guadagnare, ma è relazione sana con Dio, con gli altri e con se stessi. L’egoismo si annida nel nostro cuore e assume il potere del despota che afferma: a cosa serve dirsi dei no e darsi ai fratelli, se poi non ci si guadagna nulla? Gesù formula una contro-domanda a coloro che conducono ogni giorno la battaglia di libertà dal male dentro di sé: a cosa serve guadagnare qualcosa – che inesorabilmente bisogna lasciare – se poi si svuota la vita delle relazioni personali? La vita non si accresce per addizione di cose, ma si rigenera ad ogni incontro.
In questa giornata esercitiamoci a dire qualche no al nostro egoismo per dire sì a ciò che può agevolare e rasserenare il dialogo e la relazione tra noi.
Signore Gesù, contemplo il tuo volto determinato a compiere la volontà del Padre. Dal tuo volto traspare serenità e fiducia nonostante abbia la consapevolezza che la strada che hai intrapreso riserverà grandi dolori. Tu sai guardare lontano e punti alla vita che è donarsi solo per amore. Vive chi ama dalla croce. Nessuno ama la croce, neanche tu l’hai scelta come fine, ma l’hai usata come mezzo per amare. Tu non ami la croce, ma ami dalla croce.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!