Il contagio della Grazia
Il contagio della Grazia – Lunedì della V settimana del Tempo Ordinario(Anno dispari)
Gen 1,1-19 Sal 103
+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 6,53-56)
Quanti lo toccavano venivano salvati.
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
La gente, soprattutto i più deboli, è dotata di un senso della fede che sa riconoscere chi è degno di fiducia. Si è come attratti da quelle persone cariche di umanità davanti alle quali non hai bisogno di fingere ma ti senti pienamente libero di presentarti come sei. La confidenza, che non sconfina nella prepotenza, rende la relazione viva. Con quanta fiducia i malati si presentano davanti a Gesù. Essi sono nudi e senza alcun merito, ma intuiscono che proprio perché nullatenenti, Gesù li può aiutare. La malattia può essere una forma di purificazione del desiderio che arriva fino al punto di cercare l’essenziale e lasciar perdere l’effimero. Solo il contatto con Gesù può guarire le ferite del cuore. A lui gli infermi del vangelo non chiedono di essere semplicemente sanati nel corpo ma totalmente salvati, cioè abitati dalla forza dello Spirito Santo.
Signore Gesù, anche io riconoscendo la tua presenza reale nell’Eucaristia, mi avvicino a te. Ti chiedo la grazia di toccarti, non per stringerti ed essere esaudito nelle mie richieste, ma per essere toccato da te e sanato nell’intimo affinché, attraverso le ferite del corpo, possa fluire lo Spiro Santo fino al cuore. Lì i miei pensieri siano i tuoi pensieri, lì i miei progetti siano i tuoi. Se è vero che il cielo si è vestito di terra, fa che questa terra, tante volte arida, si vesta di cielo e produca frutti di carità.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!