Il legalismo mortifica la legalità

Il legalismo mortifica la legalità

22 Gennaio 2019 Off Di Pasquale Giordano

Il legalismo mortifica la legalità – Martedì della II settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Eb 6,10-20   Sal 110

+ Dal Vangelo secondo Marco(Mc 2,23-28)

Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!

 

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.

I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».

E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

Tra le dieci parole o comandamenti quello del sabato rappresenta il culmine perché riassume in sé la relazione con Dio e con i fratelli. Osservare il sabato – come prescrive Es 20 e Dt 5 – significa fermarsi da ogni lavoro per vivere l’esperienza della libertà intesa come affrancamento dalla logica servile dell’utile individuale per mettersi al servizio del bene comune che è la comunione. Nel racconto della creazione il sabato è istituito da Dio nel momento in cui si ferma, si dà un limite per creare le condizioni per le quali l’uomo stesso possa esercitare il suo dominio sul creato. Il sabato è il tempo del prendersi cura di sé e degli altri come persona. L’uomo diventa Signore quando esercita il suo potere d’amore nel prendersi cura della relazione con sé, con Dio e con i fratelli. Il comando del sabato e quello riguardante il padre e la madre sono gli unici due comandamenti che non contengono una negazione, ma sono positivi e propositivi. L’israelita in giorno di sabato ricorda che lui è immagine e somiglianza di Dio e che è libero perché è stato liberato dalla schiavitù. Il cessare dal lavorare è il modo per vivere il dono della somiglianza a Dio e quello della libertà.

La legge del sabato ricorda che essa è per il bene dell’uomo; la legalità è osservare la legge secondo lo Spirito con il quale è donata da Dio per realizzare la sua finalità ultima che è la vita dell’uomo. Se la ragion d’essere della legge è il bene di ogni uomo, è il bene comune, può accadere che la lettera, non sempre e non in ogni caso, contiene tutta la portata di codesto bene che la legge vorrebbe garantire. Il bisogno dell’uomo, a cui la legge vuole rispondere, a volte supera lo stretto significato letterale di una norma. Si rimane nella legalità quando, andando oltre la lettera della legge, si soddisfa il bisogno dell’uomo non contemplato dalla lettera della norma stessa, ma prevista nel raggio della sua finalità. Al contrario si scade nel legalismo quando, per salvaguardare l’integrità della lettera, si mortifica l’uomo con il suo bisogno.

Paolo ricordava che la lettera uccide, lo Spirito dà la vita (2Cor 3,6). Infatti il legalismo è piegare la legge ad interesse personale, facendo di essa un’arma per screditare un avversario, come si evince dalla pagina evangelica. La legalità non è semplice applicazione della lettera della legge, che così rimarrebbe qualcosa di esterno all’uomo ed estraneo al suo vero bene, ma è l’interiorizzazione dello Spirito della legge, che è Spirito d’amore e che dà la vita.

Gesù è il mediatore della nuova ed eterna alleanza nella quale la legge non è scritta su tavole di pietra ma nel cuore.

 

Signore Gesù, tu non sei venuto ad abolire la legge ma a dare ad essa pieno compimento; disarma la mia mano quando impugna la legge come una pietra da scagliare per giudicare, condannare, eliminare l’avversario. Il tuo Spirito trasformi il mio cuore di pietra, rigido e freddo, come un inflessibile e spietato esecutore di ordini e lo renda tenero e caldo come quello di carne. Liberami ancora una volta dalla tentazione del legalismo e fa di me un uomo leale, che nella ricerca della giustizia, non perda di vista il bene inestimabile della vita e persegua i nobili ideali della promozione della dignità di ogni persona.

 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!